Lunedì 30 giugno alle ore 18,30 presso la Chiesa del Gesù della Casa Professa di Palermo avrà luogo una teatralizzazione dal titolo La Devozione a Santa Rosalia e le origini gesuitiche del Festino, drammaturgia e regia di Giovanni Isgrò e Maria Russo. L’opera proposta dall’Associazione “Giardini D’Arte” d’intesa con l’Arcidiocesi di Palermo e la Rettoria della Chiesa del Gesù di Casa Professa dei gesuiti, è interamente finanziata dal Comune di Palermo nell’ambito di “400+1, Festino di Santa Rosalia”, e rappresenta per la prima volta il ruolo dei Gesuiti nella rivitalizzazione della devozione a Santa Rosalia nel tempo della peste di Palermo, tra il mese di giugno del 1624 e il mese di settembre del 1625. Fra gli interpreti principali, Rinaldo Clementi nel ruolo del cardinale Giannettino Doria (che affidò alla Compagnia di Gesù la ripresa della devozione verso la Santa palermitana) e Giuseppe (Giupi) Randazzo nel ruolo di padre Giordano Cascini, superiore dei Gesuiti. Due narratrici, Isabella Sciortino e Martina Cassenti oltre al banditore (Davide Chinnici), condurranno l’evolversi dello spettacolo al quale prenderanno parte una trentina di performer in parte giovani operatori del servizio accoglienza della Chiesa del Gesù guidati da Alessandro Mangano: popolani, nobili, il gruppo della morte, penitenti, senatori, Lucifero, L’Arcangelo Gabriele e i tamburi di Aspra proverranno dal Festino storico di Santa Rosalia. I numerosi effetti scenici faranno apprezzare le potenzialità della struttura architettonica sì da mettere in atto un vero e proprio Theatrum Ecclesiae.