Passi verso un PerCorso collettivo di cura. Per rilanciare la figura del “Tutore volontario” dai ragazzi e delle ragazze stranieri non accompagnati è il tema dell’incontro che avrà luogo martedì 11 giugno2025 alle ore 17.00 presso l’istituto di formazione politica Pedro Arrupe (via Franz Lehar n.6, Palermo),

Promuovono questo incontro l’Ufficio diocesano per la Pastorale della Scuola e il Movimento Educativo. Interverranno:

P. Gianni Notari, Istituto P. Arrupe

Stefania Macaluso (Dir. Ufficio diocesano per la Pastorale della Scuola)

Lino D’Andrea (Movimento Educativo)

PER-CORSO COLLETTIVO DI CURA: DIVENTARE TUTORI E TUTRICI VOLONTARI

Premesso che…

Il rapporto Censis del 2024, evidenzia una società disorientata e impaurita dalle continue crisi energetiche, tecnologiche e climatiche che, troppo spesso, si trasformano in conflitti bellici. Le persone nel mondo sono costrette ad emigrare, in un movimento continuo verso nuove speranze per una vita sicura e dignitosa. La società in cui viviamo diventa sempre più frammentata, con gravi lacerazioni relazionali segnate dall’individualismo e dalla violenza. È proprio in questo contesto che si colloca l’intento di promuovere processi per rigenerare i legami sociali e i percorsi educativi, attraverso l’attivazione di reti relazionali a partire dalla diffusione della cultura della solidarietà e del benessere condiviso, con l’obiettivo di costruire comunità più giuste, inclusive e umane.

Movimento Educativo e Pastorale diocesana per la scuola, in collaborazione con il Centro Penc e il CESIE, intendiamo rilanciare il ruolo del “Tutore Volontario” dei ragazzi e delle ragazze stranieri non accompagnati, che certamente comporta responsabilità ed impegno, ma che regala anche gratificazioni personali e sociali. In sinergia con il Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, stiamo organizzando a tale scopo un corso di formazione, da tenersi tra giugno e luglio 2025.

MINORI NON ACCOMPAGNATI

I minori stranieri non accompagnati, privi di un sostegno familiare, hanno necessità di un’intera comunità che si occupi dei loro diritti e dei loro bisogni. Come cittadine e cittadini, prima ancora che come Stato, abbiamo il dovere di sostenerli nella costruzione di una nuova vita per cui hanno affrontato viaggi difficilissimi e rischiosi. “Non possiamo rimanere inermi spettatori davanti alle tante difficoltà, sofferenze ed emarginazione” (Biagio Conte, missionario laico). Queste parole di di Fratel Biagio ci richiamano ad una grande responsabilità, che non può essere delegata a un singolo Ente o a pochi operatori.

“I bambini pensano grande” (Franco Lorenzoni, insegnante)

E attendono ascolto consapevole, competenza e amore.

TUTORI VOLONTARI

La figura del tutore volontario è stata immaginata e disegnata anni fa nella nostra città, esito di un’istanza civica accolta da un primo gruppo di circa cinquanta volontari che hanno dato vita al “Modello Palermo”

Chi sono i tutori volontari?

La legge 47 del 2017, detta “Legge Zampa”, ha istituito a livello nazionale la figura del tutore volontario per i minori stranieri non accompagnati (MSNA), provenienti da un paese extra UE, arrivati in Italia senza una figura genitoriale. Il tutore volontario, espressione di una cultura della solidarietà, agisce su base volontaria e gratuita, contribuendo alla costruzione di una società più giusta e inclusiva.

Chi può diventare tutore volontario?

Chiunque, purché abbia compiuto 25 anni di età, abbia un diploma di scuola secondaria, goda dei diritti civili e politici e non riporti condanne penali. Occorre inoltre completare un corso formativo, approvato dall’autorità garante regionale.

Cosa fa il tutore volontario?

Il tutore volontario è il vero e proprio legale rappresentante del ragazzo e ne ha la responsabilità di cura. Lo accompagna lungo il percorso di crescita e nella realizzazione di interessi e aspirazioni, offrendo il suo tempo per incontrarlo, conoscerlo, aiutarlo a tessere relazioni. Il tutore svolge un compito molto importante, ma opera in stretta collaborazione e con il supporto di un’équipe di professionisti (assistenti sociali, educatori, insegnanti). Il suo impegno è anche fatto di carte e firme, infatti ha il dovere di supportare il ragazzo per il disbrigo di pratiche come il permesso di soggiorno, l’eventuale richiesta di asilo, l’iscrizione a scuola, a un corso sportivo…

Che tipo di relazione si crea tra tutore e minore?

Il compito di tutela non è burocratico, è essenzialmente educativo e relazionale. Il tutore volontario diventa per il minore un punto di riferimento stabile. Il percorso di reciprocità tra tutore e ragazzo è unico e personale, pensato per dare voce e dignità a ragazzi e ragazze, nel rispetto del loro superiore interesse. Questa esperienza può rivelarsi altamente arricchente anche per il tutore stesso che ha l’opportunità di accrescere competenze relazionali, comunicative e di gestione delle situazioni complesse.

Il tutore volontario ospita i ragazzi e si fa carico della sua accoglienza?

A differenza dell’affidamento, la tutela non implica convivenza, né sostegno economico, ma si configura come un accompagnamento personalizzato, fondato sui bisogni specifici dei ragazzi e delle ragazze.

Per maggiori informazioni : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Sara Battistello _Centro Penc ) 3391678836

(Fabiana Adamo _ CESIE ETS ) 3394107356

Per iscriversi al percorso formativo, è necessario compilare l’allegato Istanza di partecipazione al corso propedeutico all’iscrizione nell’elenco dei Tutori Volontari per minori stranieri non accompagnati e inviarlo, debitamente firmato, specificando nell’oggetto Garante Infanzia e Adolescenza – Attività formativa_Palermo, a uno dei due seguenti indirizzi e-mail :

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