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"Cosa stavi facendo e dov’eri alla notizia della strage?" È la domanda che attraversa come un filo rosso il docufilm “Falcone e Borsellino – Il fuoco della memoria”. Una domanda che apre uno squarcio nella quotidianità di svariate persone le cui storie, come tassellidiversi di uno stesso puzzle, ricostruiscononon solo un ricordo, ma incoraggiano a non dimenticare e a continuare a lottare.

Nel XXXIII anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha deciso di condividere con tutte le scuole italiane questo strumento di memoria e consapevolezza civile, realizzato dal Dipartimento DEMS dell’Università degli Studi di Palermo, all’interno del progetto “Officina UNIPA per la Legalità e il Contrasto alle Mafie”.

Il documentario – diretto da Ambrogio Crespi e scritto da Maria Gabriella Ricotta, Luigi Sarullo, Nino Blando e dallo stesso Crespi – è un viaggio corale che racconta le figure di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino attraverso le voci di chi li ha amati, affiancati, seguiti. Familiari, colleghi, magistrati, giornalisti, docenti universitari e studenti costruiscono una narrazione plurale e profonda, capace di restituire umanità e impegno a chi ha pagato con la vita la scelta di servire lo Stato.

«L’Università di Palermo – afferma il rettore Massimo Midiricustodisce profondamente la memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due uomini che hanno incarnato il coraggio, l’integrità e l’impegno per il bene comune. Con questo docufilm ribadiamo il ruolo fondamentale dell’università come presidio di legalità e luogo di formazione della coscienza critica. La cultura rappresenta il primo baluardo contro la mafia e il nostro compito è quello di formare cittadini consapevoli, in grado di riconoscere e respingere ogni compromesso con l’illegalità. “Il fuoco della memoria” non è solo un’opera commemorativa, ma un atto di responsabilità collettiva che rinnova ogni giorno il nostro impegno a ricordare, raccontare e resistere. Siamo particolarmente orgogliosi della straordinaria risposta ricevuta: in pochi giorni, dal 19 maggio – data in cui è stato attivato il link alla visione – sono già oltre 22 mila gli accessi registrati. Se si considera che dietro ogni accesso c’è spesso un’intera classe, talvolta un intero istituto scolastico, si comprende appieno la forza di questo messaggio. È la dimostrazione che il seme della memoria può attecchire, crescere e diventare consapevolezza condivisa».

Il film disponibile gratuitamente per tutte le scuole al seguente link: https://streamable.com/g89iec richiama, nel suo stesso nome, una fiamma viva, che brucia e alimenta il presente. Non vi è traccia di mafiosi nel film: una scelta in contrapposizione alle narrazioni che rischiano di mitizzare il male. È un gesto simbolico che afferma con forza che la Sicilia non è quella dei mafiosi, ma quella di chi resiste.

Tra le testimonianze: Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo; Pietro Grasso, già procuratore nazionale antimafia; Giuseppe Di Lello, collega dei due magistrati; Carmelo Canale, braccio destro di Borsellino e i docenti dell’Università di Palermo Paola Maggio e Antonino Blando, che restituiscono il giusto rilievo anche alla figura di Francesca Morvillo. Il racconto si intreccia con immagini storiche, filmati d’archivio e oggetti carichi di significato.

Domani, 23 maggio, in occasione della Giornata della Legalità, il docufilm sarà proiettato in numerosi luoghi istituzionali e in diverse scuole, sia a livello regionale che nazionale. A Siracusa, magistrati ed esponenti della giustizia incontreranno gli studenti di sei istituti scolastici del territorio, dando vita a un momento di confronto diretto e partecipato. A Marsala, l’iniziativa coinvolgerà anche rappresentanti della società civile – giornalisti, avvocati e cittadini – in un dibattito pubblico aperto a tutta la comunità.

Il documentario parla ai giovani, ma interpella tutti. È un appello a trasformare la memoria in responsabilità. A scegliere da che parte stare. Perché, come ci insegnano Falcone e Borsellino, la legalità è un cammino da percorrere insieme. Ogni giorno.