Oggi in tutto il mondo si celebra il Corpus Domini. L’Eucaristia «è capace di plasmare la vita dell’uomo secondo un modello, un’impronta, una figura che è Cristo stesso nel gesto supremo della pasqua; e la Chiesa è appunto la comunità di coloro i quali lasciano che sia l’eucaristia a dare forma, consistenza, dinamismo ai ritmi della loro vita personale, ai rapporti comunitari, ai progetti sociali, alle iniziative di riforma della convivenza umana» (C. M. Martini L’eucaristia centro e forma della vita della chiesa).

L’Eucaristia in tutte le Chiese locali, in queste ore, viene portata per le strade del mondo. «La pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante» (Leone XIV), possa fecondare tutta la terra. Il passaggio del Sacramento dell’amore e dell’unità per le strade del nostro pianeta – della nostra Casa comune – trovi veri adoratori in spirito e verità. Uomini e donne che amano e servono la pace.

Preghiamo affinché Cristo converta i cuori di tutti e, in particolare i cuori, pietrificati e le intelligenze atrofizzate dal delirio di onnipotenza dei ‘grandi del mondo’ che fino ad oggi, giustificando stragi e bombardamenti, hanno nominato invano – bestemmiato! – il nome di Dio, con la scandalosa delirante affermazione: «Ti amiamo, Dio, e amiamo il nostro grande esercito».

L’assurdità di una pace ‘fatta’ dalla guerra, accende conflitti sempre più vasti e l’attacco lanciato in questi giorni all’Iran – dopo lo sterminio di Gaza – sotto il pretesto della difesa preventiva – con l’approvazione e il sostegno bellico di tanti leader occidentali – ne è la riprova. «Non è amore per Israele giustificarlo appellandosi alla strage – certo orrenda e spietata – di Hamas, che non rappresenta tutto il popolo palestinese e neppure tutta la storia del suo pensiero» (Testo letto dalla comunità della PFA a Montesole in occasione della Marcia per Gaza, 15 giugno 2025).

Dinnanzi al Sacramento del Corpo di Cristo noi invece vogliamo ripetere le parole pronunciate da Gesù dalla croce: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34). Chiediamo al Signore che questi ‘imprenditori della guerra’ possano prontamente ritornare sui loro passi per una tregua totale in vista di un accordo di pace duratura.

La morte degli inermi e degli innocenti, delle migliaia di bambini uccisi nel mondo, a Gaza, in Ucraina, nel Congo, sia la voce più forte per la pace. Don G. Dossetti parlando delle vittime innocenti delle stragi di Marzabotto ebbe a dire: «La loro fine sembrava solo la vittoria della Bestia ma era la vittoria dell’Agnello» cioè, per chi crede, l’Innalzato sulla croce per amore degli uomini.

Come hai attraversato la città o santo e venerabile Sacramento del Corpo donato di Cristo, trapassa le nostre coscienze e semina in noi l’amore di Dio e l’amore degli uomini. Dona al mondo Signore la tua pace.