Lunedi 1 dicembre, Parrocchia Maria SS. Di Pompei

Martedì 2 dicembre, Casa Diocesana “Card. Salvatore Pappalardo”

La parrocchia Maria SS. di Pompei del quartiere palermitano di Bonagia ha ospitato l’incontro dei laici e delle aggregazioni laicali conil Card. Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi che ha voluto condividere due giornate con l’Arcivescovo di Palermo e con le diverse realtà ecclesiali in occasione del decennale dell’Ordinazione Episcopale di Mons. Corrado Lorefice. Martedì 2 dicembre il Card. Mario Grech ha preso parte al ritiro del Clero presso la Casa Diocesana “Card. Salvatore Pappalardo di Baida”.

“Queste occasioni per il mio decennale a Palermo – ha detto Mons. Corrado Lorefice – sono un’opportunità per far sì che una scadenza, un tempo, ci possa permettere di rivisitare che cosa il Signore ha fatto in questi dieci anni con questa nostra Chiesa, ma guardando anche a quello che Lui ci sta chiedendo. E penso che in questi dieci anni ci abbia chiesto di ripensarci come Chiesa che ha consapevolezza della sua identità sinodale e conseguentemente, proprio per questa sinodalità, per questo camminare insieme, è un cammino che porta a condividere la gioia del Vangelo con tutti gli altri, una Chiesa sinodale e una Chiesa missionaria”. L’Arcivescovo ha parlato del Sinodo come di un tempo propizio, non come di un evento che si esaurisce bensì di un lungo cammino: “Si tratta di maturare sempre di più una visione della Chiesa a partire dalla responsabilità che il Signore e lo Spirito danno a ogni battezzato e a ogni cresimato, perché noi partecipiamo in tutto e per tutto della corresponsabilità. È una fede che è di tutta la Chiesa ed è una fede che ci chiama anche ad esercitare una responsabilità perché tutto il popolo di Dio possa appunto esprimersi nella varietà dei doni, dei carismi e dei ministeri e credo che anche da questo punto di vista sia importante comprendere il ministero specifico del Vescovo, che però presuppone sempre la presenza dell’intero popolo di Dio e di una presenza che è anche capace di discernimento, perché possa sostenere la comprensione dei segni dei tempi nel qui ed ora e aiutare in questo anche il ministero più specifico del Vescovo chiamato a dare alla sua Chiesa l’indirizzo secondo la forma che lo Spirito e che il Vangelo chiede nell’oggi del cammino della comunità cristiana”.

Per il Card. Mario Grech, senza la presenza e l’azione costante dello Spirito Santo non c’è un Sinodo: “Perché lo Spirito Santo è l’anima della Chiesa, è lui che ci insegna e ci aiuta ad imparare meglio, a interpretare bene la parola di Dio. E’ lo Spirito Santo che ci sostiene anche a compiere la volontà del Signore. Perché se parliamo del Sinodo, della sinodalità, parliamo di un metodo che deve aiutarci a trovare la volontà del Signore. Perciò è molto importante la dimensione del discernimento comunitario, dove noi non ascoltiamo le voci, ma la Voce tramite le voci; ci ascoltiamo reciprocamente per ascoltare lo Spirito. Qui a Palermo trovo una Chiesa viva, una Chiesa che ha preso sul serio, non dico l’invito di Papa Francesco e di Papa Leone, ma l’impulso dello Spirito. Perché se stiamo riflettendo sull’identità nostra come Chiesa sinodale, è vero che tutto questo è il frutto dello Spirito”.