Messaggio di Corrado Arcivescovo della Chiesa di Palermo
in ricordo di Papa Francesco
Carissime sorelle, carissimi fratelli, figlie e figli dell’amata Chiesa di Palermo, con dolore, con tristezza, ma anche con la speranza che ci viene dal Vangelo abbiamo accolto la notizia della morte del nostro Santo Padre Papa Francesco.
Seppur conoscevamo le sue ormai precarie condizioni di salute, essa giunge lo stesso inattesa ai nostri cuori. Papa Francesco era come una persona di famiglia, per la Chiesa e per l’umanità. Le sue prime parole sono state per i poveri. Le sue ultime per gli ultimi. La sua passione è stata annunciare agli uomini la Passione del Cristo, che asciuga ogni lacrima e apre ogni cuore alla speranza.
Papa Francesco è stato per tutti, per i credenti di ogni fede, per ogni persona di buona volontà, per tutto il creato che attende gemendo il Regno di Dio, un dono grande, in tempi così difficili a livello ecclesiale e mondiale. Oggi possiamo dire che il Signore della storia ci ha donato Papa Francesco per custodire la Chiesa. Custodire: verbo a lui così caro, sin dalla sua prima omelia, perché lui è stato per noi un novello Giuseppe, presenza vivente e immagine vibrante di Colui che è il Custode di tutti, nella vita e nella morte.
Perdiamo un uomo di Dio, un contemplativo e un profeta, che in questo momento epocale di travaglio e di cambiamento, sulle orme di Francesco d’Assisi, è stato come una sentinella vigile e lungimirante, per la sua Chiesa di Roma, per tutta la Chiesa universale e per l’intera famiglia umana. Un riflesso della sentinella dell’oracolo di Isaia 21,11-12: «“Sentinella, quanto resta della notte?”. La sentinella risponde: “Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!”». Una sentinella che nella notte della nostra storia ci ha indicato la via della fedeltà al Vangelo, della passione per i poveri, della profezia della pace, dell’umanità cordiale, della trasformazione interiore, dell’attesa della salvezza di Dio per tutti, sotto ogni cielo e ogni fede.
Lo perde la Chiesa, lo perde il mondo, ma non lo perde il nostro cuore. Rimaniamo uniti nella comune gratitudine al Signore per averci dato in Papa Francesco un segno fulgido e credibile di Pastore buono, umile e forte, così simile all’unico Buon Pastore, a Colui che continua a dire: «Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore» (Gv 10,14-16).
Unito intimamente a Cristo, in costante ascolto della Sua voce, Papa Francesco ha donato parole che sapevano di Vangelo, capaci di aprire varchi di luce nella notte e cammini di speranza, di far rotolare via i macigni dalle tombe, anche lì dove apparentemente non c’era più niente da credere o da sperare. Lo piangiamo con tutta la Chiesa, con tutta la famiglia umana e in particolare, con i piccoli, i poveri e gli scartati della casa comune.
Noi, Chiesa di Palermo, ricordiamo con gratitudine Papa Francesco per le strade della nostra Città, nel settembre del 2018, quando venne a onorare la memoria del Beato Martire Padre Pino Puglisi e a mostrare a tutti vicinanza e condivisione dei dolori e delle gioie della nostra terra. Custodiremo per sempre il mandato consegnato alla Chiesa palermitana in quell’indimenticabile giornata. E custodiremo la memoria di Lui che dall’Alto custodisce anche noi.
Che il Buon Pastore lo accolga sulle sue spalle e lo introduca al banchetto celeste preparato dal Padre ai suoi servitori fedeli.
Campane a morto nelle Chiese di Palermo
L’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice ha disposto che a mezzogiorno di oggi in tutte le chiese dell’Arcidiocesi venissero suonate le campane a morto in segno di partecipazione della Chiesa di Palermo al lutto per la dipartita del Santo Padre.
“O Dio, che nel disegno della tua provvidenza, hai chiamato a guidare la Chiesa il tuo servo e nostro Papa Francesco, donagli di partecipare in cielo alla gloria eterna del tuo Figlio, che egli ha servito come Vicario sulla terra”
La dichiarazione della Santa Sede
Le parole del Card. Farrell che ha annunciato commosso la morte di Papa Francesco: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”.
IN ALLEGATO: Messaggio Arcivescovo di Palermo
IN ALLEGATO: Santa Sede, bollettino 21.04.2025
IN ALLEGATO: Dichiarazione Card. Matteo Zuppi, Presidente CEI
IN ALLEGATO: Dichiarazione Mons. Antonino Raspanti, Presidente CESi