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Il Senatore Lombardo dà lettura della seguente mozione

Premesso che:

  • È ormai di pubblica conoscenza che, in data 23 novembre 2025, il Presidente della FNOB, Vincenzo D’Anna, ha pubblicato un commento in cui affermava: «Perché c’è a chi piace cruda e a chi cotta la moglie», sotto un post relativo alla testimonianza di Valentina Pitzalis, sopravvissuta a un tentato femminicidio nel 2011 e rimasta gravemente ustionata e sfigurata.
  • In un contesto come quello della formazione e dell’educazione, riveste particolare importanza che parole e azioni, specialmente da parte di rappresentanti di professioni collegate al mondo scientifico, siano coerenti con i valori di rispetto, dignità, equità e contrasto a ogni forma di violenza e discriminazione.

Considerato che:

  • Le parole, soprattutto quando pronunciate o diffuse da chi ricopre una carica istituzionale e rappresentativa, hanno un rilevante peso simbolico e sociale e possono contribuire a legittimare o normalizzare la violenza di genere e la cultura della minimizzazione o del disprezzo verso le vittime.
  • È dovere di ogni organismo accademico, in quanto luogo di formazione, ricerca e cultura, esprimersi con fermezza contro ogni forma di violenza, discriminazione, banalizzazione del dolore altrui e sostenere con chiarezza le vittime quando diventano bersaglio di offese o umiliazioni.

Il Senato Accademico dell’Università degli Studi di Palermo:

  • Esprime fermo sdegno e condanna per le affermazioni pubblicate dal Presidente della FNOB, Vincenzo D’Anna, ritenute inaccettabili, lesive della dignità della persona e contrarie ai valori di rispetto, equità e umanità che ogni istituzione pubblica è tenuta a promuovere.
  • Manifesta solidarietà, vicinanza e sostegno morale alla Signora Valentina Pitzalis, vittima di violenza e oggi nuovamente esposta a una ferita morale e simbolica causata da tali dichiarazioni.
  • Riafferma con forza l’impegno dell’Università degli Studi di Palermo nel contrasto a ogni forma di violenza di genere, discriminazione, banalizzazione del dolore, irrisione o linguaggio offensivo nei confronti di persone che hanno subito abusi e violenze.
  • Invita tutte le componenti dell’Ateneo, docenti, ricercatori, personale tecnico amministrativo e studenti, a riflettere responsabilmente sull’uso delle parole e a promuovere una cultura del rispetto, dell’empatia e della responsabilità nelle comunicazioni, nella didattica, nella ricerca e nella partecipazione pubblica.
  • Invita il Magnifico Rettore a dare ampia visibilità, tramite il sito web di Ateneo e un comunicato stampa, alla presente presa di posizione, contribuendo a rafforzare l’idea di una comunità accademica e di una società inclusive, sensibili e consapevoli del valore della dignità umana.

I Senatori, Alessandro, Arizza, Battaglia, Bellavista, Ceraulo, Carroccio, Cianciolo, Cucinella, D’Acquisto, Di Liberto, Di Lorenzo, Favarò, Fratini, Garofalo, Giliberto, Lo Piccolo, Lombardo, Mantaci, Mineo, Mocciaro Li Destri, Palma, Plaia, Pecoraro, Portolano, Sancataldo, Stassi, Sulli.