“Cultura aperta”: si alza il sipario sul nuovo triennio del Teatro Biondo di Palermo diretto da Valerio Santoro,
con il “Gran Ballo del Gattopardo” della Compagnia Nazionale di Danza Storica, a seguire lo spettacolo
La principessa di Lampedusa di Ruggero Cappuccio con Sonia Bergamasco
Un evento speciale che coinvolge la città di Palermo, un “Gran ballo” e uno spettacolo per celebrare il romanzo più amato e più rappresentativo della letteratura e della cultura siciliane. Sarà ricca di sorprese la giornata dell’11 ottobre, scelta per inaugurare il triennio 2025-2027 che il direttore Valerio Santoro ha significativamente intitolato Cultura aperta.
PROGRAMMA
ore 18.00 Teatro Biondo
Partenza corteo in costumi d’epoca
ore 18.30 Piazza Villena (Quattro Canti)
Performance musicale e danze storiche
con la partecipazione di Luciano Giambra (tenore) ed Enrico Simonetta (pianoforte), allievi del Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo
ore 19.30 Teatro Biondo
Esposizione di carrozze d’epoca e dei costumi originali
del film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti
ore 20.45 Teatro Biondo
Gran Ballo del Gattopardo
con la Compagnia Nazionale di Danza Storica
diretta da Nino Graziano Luca
Il “Gran Ballo del Gattopardo” prende le mosse proprio dalle indimenticabili scene di danza del film diretto da Luchino Visconti, riproponendo le coreografie originali della Mazurka e della Quadriglia composte da Alberto Testa e quelle realizzate ex novo da Nino Graziano Luca, direttore della Compagnia, con il linguaggio tipico della danza storica, sul Valzer brillante di Giuseppe Verdi e sulle altre composizioni musicali di Nino Rota: la Contraddanza, la Polka, il Valzer del commiato ed il Galop.
Il repertorio prevederà anche le coreografie che Graziano Luca ha di recente realizzato sulle musiche che il compositore Paolo Buonvino ha scritto per la colonna sonora della serie Netflix Il Gattopardo.
ore 21.00 Teatro Biondo
La principessa di Lampedusa
di Ruggero Cappuccio
diretto e interpretato da Sonia Bergamasco
musiche Marco Betta, Ivo Parlati, Charles Gounod, Nino Rota
scena Paolo Iammarrone, Vincenzo Fiorillo
costume Carlo Poggioli
luci Cesare Accetta
aiuto regia Umberto Salvato
produzione Fondazione Campania dei Festival