La quarta edizione del Sicilia Jazz Festival si svolgerà dal 23 giugno al 7 luglio nelle location più esclusive della città di Palermo: 10 giorni all’insegna dell’inconfondibile sound jazz. Il Teatro di Verdura è la prestigiosa venue che ospiterà otto big accompagnati dall’Orchestra Jazz Siciliana.
Tra i protagonisti dell'evento, che si esibiranno al Teatro di Verdura:
Dell’infuocato universo del latin-jazz, seducente linguaggio scaturito a partire dagli anni Quaranta dal geniale intreccio tra ritmi latino-americani e strutture melodiche e armoniche proprie del jazz, Arturo Sandoval è oggi l’indiscusso campione internazionale, come peraltro testimoniato dai numerosi Grammy Awards finora conquistati.
Come testimonia la memorabile esibizione di quattro anni fa al Santa Cecilia, Ron Carter non è solo un monumento vivente della storia del jazz
Ron Carter non è solo un monumento vivente della storia del jazz ma rappresenta molto di più
Sembra passato un secolo da quando la giovane cantante genovese con il brano “Sincerità” trionfava al festival di Saremo del 2009, categoria “nuove proposte”, colpendo l’attenzione col delizioso look retrò dei grandi occhiali ma soprattutto affascinando con una vocalità ampia, luminosa e guizzante, baciata inoltre da un timbro originale e immediatamente riconoscibile.
La nuova canzone italiana ha in Noemi una delle sue voci più potenti, originali e flessibili oltreché un’interprete di straordinaria intensità emotiva.
Per quanto possa sembrare incredibile, pare proprio che Cory Henry a soli due anni cominciasse a trafficare sulla tastiera di un Hammond B3, a cinque anni venisse già chiamato “Maestro Henry” per la prodigiosa capacità di accompagnare qualsiasi canzone in ogni possibile chiave d’organo e a sei anni, addirittura, debuttasse pubblicamente in concerto all’Apollo Theater di New York, mitico tempio della musica nera nel cuore di Harlem.
Proprio lo scorso novembre, inaugurando la stagione concertistica, Veronica Swift si esibiva per la prima volta in Sicilia e subito stregava il pubblico sfoggiando travolgente freschezza, esuberante vocalità, stordente verve interpretativa e una coloratissima tavolozza espressiva degna di un’artista già matura (nonostante la giovane età) capace di dominare con stupefacente semplicità un impegnativo repertorio di jazz e rock e perfino di citazioni classiche.
Molto scherzosamente ma con altrettanto affetto e ammirazione, Quincy Jones li ha chiamati “i gatti canterini più cattivi del pianeta” e di questa definizione sono così orgogliosi da averla posta in cima al proprio sito ufficiale. Con dieci Grammy Awards finora conquistati ed una lista lunghissima di altri importanti riconoscimenti, di sicuro i Take 6 sono il gruppo a cappella più premiato della storia e da oltre quarant’anni costituiscono una leggenda della vocalità neroamericana.