Si consolida e si rafforza il legame tra l’Università degli Studi di Palermo e la Missione dell’Unione Europea “Restore our Ocean and Waters by 2030”, una delle iniziative strategiche del programma Horizon Europe dedicate alla tutela e al ripristino della salute degli oceani, dei mari e delle acque interne. Un rapporto che oggi entra in una nuova fase grazie alla presenza della Missione a Palermo,all’interno del Gateway della Biodiversità, recentemente inaugurato come incubatore di idee, progetti e opportunità di collaborazione.
L’Università degli Studi di Palermo è firmataria della Mission Ocean and Waters Charter della Commissione europea, contribuendo in modo significativo al primato della Sicilia come territorio con il più alto numero di adesioni alla Missione. Un impegno che testimonia la volontà dell’Ateneo di collaborare attivamente con le istituzioni europee, favorendo la disseminazione dei principi e degli obiettivi della Missione e rafforzando il ruolo della ricerca come leva per la sostenibilità.
Il Gateway della Biodiversità si configura come uno spazio strategico di raccordo e contatto, pensato per sviluppare attività di ricerca in risposta alle specifiche call europee della Missione Ocean, ma anche per promuovere iniziative di public engagement, sensibilizzazione e citizen science, coinvolgendo attivamente cittadini, studenti, ricercatori, istituzioni e stakeholder.
In un’ottica di forte internazionalizzazione, il Gateway diventa così un hub aperto al dialogo e alla cooperazione scientifica, capace di connettere il territorio siciliano alle grandi sfide globali.
La Missione “Ocean and Waters” mira infatti a proteggere e ripristinare la biodiversità, raggiungere l’obiettivo zero inquinamento, promuovere un’economia blu sostenibile e a basse emissioni e colmare le lacune di conoscenza migliorando la governance degli ecosistemi acquatici. Un approccio sistemico che integra ricerca e innovazione, investimenti e partecipazione dei cittadini e che si sviluppa attraverso aree geografiche pilota, i cosiddetti “fari”, come il Mediterraneo, con esperienze emblematiche quali Lampedusa.
Con questa nuova presenza a Palermo, la Missione UE trova nel Gateway della Biodiversità e nell’Università degli Studi di Palermo un punto di riferimento per costruire modelli replicabili di sostenibilità, rafforzando il dialogo tra scienza, società e istituzioni. Un passo importante verso l’obiettivo comune di rendere mari e acque europee più sani, puliti e resilienti entro il 2030, partendo dal Mediterraneo e dalla Sicilia.
Nella foto da sinistra: la coordinatrice del gruppo di lavoro sul Gateway dell’Università di Palermo, Maria Giovanna Parisi; l’active senior della DG Research and Innovation della Commissione europea, Elisabetta Balzi e il rettore Massimo Midiri.
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