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Una riflessione sul ritorno del conflitto armato, sull’evoluzione della guerra nel mondo contemporaneo e sull’urgenza della pace attraverso il diritto internazionale: in un’aula magna gremita, tra applausi sentiti e un’emozione palpabile: il Polo universitario penitenziario dell’Università degli Studi di Palermo ha festeggiato il secondo studente detenuto che ha raggiunto il traguardo della laurea.

F.G., iscritto alla Casa di Reclusione “Calogero di Bona - Ucciardone”, ha conseguito la laurea triennale in “Studi Globali, Storia, Politiche, Culture” (L-42), presso il Dipartimento Culture e Società. Un percorso di studi impegnativo e brillante, portato avanti con determinazione e passione, culminato nella discussione della tesi dal titolo: “La guerra, le nuove guerre… e la Pace?”, sotto la supervisione del professor Tommaso Baris. Voto finale: 110 e lode.

Grazie a un permesso speciale, F.G. ha potuto lasciare temporaneamente l’istituto penitenziario per raggiungere il campus universitario di viale delle Scienze. Ha discusso la propria tesi assieme agli altri studenti della sessione, davanti a un pubblico caloroso, composto da familiari, accademici, colleghi e tutor, in un contesto di integrazione e partecipazione. Tra i presenti: Anthony De Lisi, garante regionale dei diritti dei detenuti in Sicilia; Fabio Prestopino, direttore della Casa di Reclusione “Calogero Di Bona” (Ucciardone) e Maria Luisa Malato, direttrice della Casa Circondariale “Antonio Lorusso” (Pagliarelli).

Questo nuovo risultato – ha dichiarato il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri non è solo un traguardo personale per lo studente, ma un segnale concreto della forza trasformativa della cultura. Il percorso universitario di F.G. testimonia l’impegno dell’Ateneo nel dare piena attuazione all’articolo 27 della nostra Costituzione, secondo cui la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. Attraverso l’accesso allo studio, possiamo restituire dignità, creare opportunità e aprire strade nuove anche a chi sta scontando una condanna. L’Università deve essere un presidio di giustizia sociale, inclusione e speranza”.

La scelta di F.G. di intraprendere un corso di studi a forte vocazione storica e internazionale e il contenuto stesso della sua tesi assumono una valenza ancora più significativa alla luce della sua condizione detentiva. F.G. ha voluto andare oltre le barriere fisiche e simboliche del carcere, scegliendo di guardare alla complessità del presente con spirito critico, in un percorso che interroga le possibilità della pace, attraverso il filtro della metodologia storica, riaffermando la centralità della persona e dei principi umanitari universali.

"Oggi - ha commentato Paola Maggio, delegata del Rettore per i rapporti con gli istituti penitenziari - non celebriamo solo una laurea, ma la forza di un’idea: che lo studio possa spezzare le catene dell’emarginazione. L’università deve essere un luogo aperto a tutti, anche a chi vive in condizioni di privazione della libertà. Vedere F.G. discutere la sua tesi accanto ai suoi colleghi è stata la dimostrazione più concreta di cosa significhi inclusione".

Parallelamente, l’Università di Palermo ha da poco concluso un’altra iniziativa di inclusione sociale presso l’Archivio Storico di Ateneo. Il progetto voluto e coordinato dal professore Mario Varvaro ha consentito a due detenuti dello stesso istituto “Ucciardone” di maturare competenze spendibili nel mondo del lavoro, partecipando a progetti socioculturali e di pubblica utilità.

I Poli universitari penitenziari in Sicilia sono stati avviati nel marzo 2021 e rinnovati per il triennio 2024–2027 grazie all’accordo quadro con la Regione Siciliana, in collaborazione con gli atenei di Catania e Messina, il Garante regionale, il Provveditorato e l’Assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale.

Il Polo universitario penitenziario di Unipa aveva visto a ottobre del 2024 la laurea del primo studente. N.C, recluso nella casa circondariale Antonio Lorusso “Pagliarelli”, che è stato proclamato, con il massimo dei voti, Dottore in “Urbanistica e Scienze della città”, dopo aver seguito il corso di laurea triennale del Dipartimento di Architettura.

Oggi sono circa quaranta gli iscritti al Polo, tra nuove e vecchie immatricolazioni, distribuiti tra le strutture del Pagliarelli e dell’Ucciardone. Nove i Dipartimenti universitari coinvolti assieme a una squadra di docenti, tutor senior, studenti tutor, oltre allo staff dell’Area Didattica e del Centro di Orientamento e Tutorato.