“Il diacono deve essere tale nello stile del servizio,nella disponibilità e generosità gratuita alla Chiesa. Egli partecipa sacramentalmente al sacerdozio di Cristo in un compiersi di una persona e nella sua famiglia dove si celebra la comunione, l’accoglienza e il perdono reciproco come grazia sacramentale familiare. Tutto questo nell’attenzione ai poveri che il diacono deve avere nella sua azione pastorale. La proposta per i poveri scatta con la con-passione e la pietà popolare, nella relazione da intessere nel tempo con i più fragili”.

Lo ha detto il preside della Facoltà teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista, don Vito Impellizzeri ai diaconi delle diocesi di Trapani, Mazara del Vallo, Monreale, Palermo, Piana degli Albanesi e Cefalù nel corso della sua relazione sul tema:“L’inedito scambio teologale tra Speranza e Fede che avviene grazie alla Carità”.

L’incontro aperto da don Aldo Giordano, delegato per il diaconato nella diocesi di Trapani, è stato organizzato dal Centro di formazione del clero Madre del buon pastore, diretto da don Antonio Sapuppo, stamani presso il seminario di Trapani.

Subito dopo i diaconi e le loro spose hanno celebrato l’Eucaristia, presieduta dal vescovo mons. Pietro Maria Fragnelli.