Il prof. Marco Miceli, Associato del Dipartimento di Fisica e Chimica “E. Segrè” dell’Università degli Studi di Palermo, è tra i componenti del team di ricercatori che ha approfondito lo studio di una regione periferica della Via Lattea dimostrando che anche zone apparentemente "tranquille" della nostra Galassia possono ospitare processi estremamente energetici.
Il lavoro, dal titolo “Multi-wavelength study of the high Galactic latitude supernova remnant candidate G118.4+37.0 associated with the Calvera pulsar”, è stato condotto da ricercatori di INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo, Università di Palermo e INAF-Osservatorio Astronomico di Brera ed è stato pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics”.
«Lo studio si è focalizzato sull’analisi della regione accanto a Calvera, una stella di neutroni che deve il suo nome al personaggio del film western "I magnifici sette" di John Sturges - spiega il prof. Marco Miceli – Calvera, scoperta nel 2001, è l’ultima aggiunta all’esigua famiglia di stelle di neutroni isolate, caratterizzate da emissione termica nei raggi X e note, appunto, come le "Magnifiche sette".
Calvera è il prodotto dell'esplosione di una stella di grande massa. L'esplosione della supernova è avvenuta in una zona remota della Via Lattea, lontano dal piano galattico, dove raramente si assiste a eventi di questo tipo, ma ha lasciato delle tracce visibili, per quanto deboli. La nostra ricerca ha permesso di ottenere importanti informazioni, come l'età e l'energia della supernova da cui è nata Calvera, dimostrando che anche lontano dal piano galattico possono trovarsi, in modo del tutto inatteso, stelle di grande massa capaci di esplodere come supernovae».