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Dopo il successo dello scorso dicembre torna in scena, dal 30 ottobre al 3 novembre nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, Astolfo 13, progetto di Giulio Musso e Federico Pipia vincitore dell’edizione 2023 del bando “S...
Dopo il successo dello scorso dicembre torna in scena, dal 30 ottobre al 3 novembre nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, Astolfo 13, progetto di Giulio Musso e Federico Pipia vincitore dell’edizione 2023 del bando “Sicilia di Scena”.
Astolfo 13 è una rielaborazione in chiave contemporanea di alcuni episodi dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, proposti attraverso modalità narrative derivate dal cunto siciliano e dall’Opera dei pupi, e intrecciati con un racconto dei nostri giorni.
Personaggi di epoche diverse si sovrappongono in una narrazione stratificata, che utilizza musica eseguita con strumenti acustici e digitali, recitazione, immagini video ed elaborazioni sonore. Il testo varia nella forma e nei generi, abbracciando metriche classiche e contemporanee, versi e prosa, e alterna diversi registri mettendo in dialogo le ottave ariostesche, l’italiano contemporaneo e il dialetto palermitano.
Giulio Musso è autore del testo, mentre Federico Pipia dirige lo spettacolo eseguendo dal vivo le musiche e le elaborazioni elettroniche e video; agli strumenti – percussioni, gaita, lira e liuto – è Michele Piccione, i costumi sono di Dora Argento.
Durante lo spettacolo si farà uso di luci stroboscopiche.
Dal 30 ottobre al 3 novembre 2024 - Sala Strehler
Astolfo 13
progetto di Giulio Musso e Federico Pipia
testo Giulio Musso
musiche, regia, elettronica dal vivo, sound design e video scenografie Federico Pipia
percussioni, gaita, lira, liuto dal vivo Michele Piccione
con Giulio Musso
costumi Dora Argento
tecnica del suono e luci Andrea Trona
aiuto regia Francesca Melluso
disegno luci Antonio Sposito
produzione Teatro Biondo Palermo
durata: un’ora circa
Calendario delle rappresentazioni:
mer. 30 ott. ore 21.00
gio. 31 ott. ore 21.00
ven. 1 nov. ore 16.00
sab. 2 nov. ore 17.00
dom. 3 nov. ore 20.00
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Dal 7 al 10 novembre alla Bottega 5 dei Cantieri culturali della Zisa torna in scena, con un nuovo allestimento, Radio Belice non trasmette scritto da Giacomo Guarneri, liberamente ispirato a I ministri..
Dal 7 al 10 novembre alla Bottega 5 dei Cantieri culturali della Zisa torna in scena, con un nuovo allestimento, Radio Belice non trasmette scritto da Giacomo Guarneri, liberamente ispirato a I ministri dal cielo di Lorenzo Barbera.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Ditirammu e dall’Associazione Babel, è interpretato da Dario Muratore che firma anche la regia insieme a Marcello Vaccarino.
Radio Belice non trasmette è un’originale radiocronaca narrata dalla voce della comunità stessa, una sorta di Antologia di Spoon River ambientata ai tempi del terremoto del Belice. Siamo sul finire degli anni Sessanta: la storia italiana è già tutta lì, stesse logiche, analoghi interessi, tragedie che segnano, ricostruzioni e promesse disattese. Il testo si identifica con la povertà di risorse del tempo e diventa un’opportunità drammaturgica.
L’essenzialità è la chiave del testo e della messa in scena ed è per questo che, a dieci anni di distanza, lo spettacolo torna sul palcoscenico, con un nuovo allestimento, e affida ad una sola voce la sfida di raccontare al presente quella storia che è rimasta ferita sulla terra e che ha segnato indelebilmente un popolo.
Sette sedie, un microfono e una voce bastano a raccontare i ricordi di una comunità unita, un desiderio condiviso, un sogno. I personaggi evocati sono "presi in carico" dall’unico attore, Dario Muratore, mantenendo un tessuto linguistico, una tensione e un concertato narrativo coerente e mai retorico.
I biglietti (€ 10,00 intero) si possono acquistare online, sul sito www.teatroditirammu.it oppure sul posto; orari delle repliche dal 7 al 9 novembre alle 21.00, domenica 10 alle 18.30.
La Stagione Opera folle è realizzata grazie al sostegno del Ministero della Cultura (MiC) Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, dell’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana.
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Tornano le Colazioni d’autore al Teatro Biondo di Palermo: per quattro domeniche, dal 10 novembre all’1 dicembre, Vincenzo Pirrotta interpreterà alcuni racconti di grandi autori della letteratura internazionale Dopo il successo dello scorso anno, tornano nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo le Colazioni d’autore con Vincenzo Pirrotta. Per quattro domeniche, dal 10 novembre al primo dicembre, l’attore interpreterà […]
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Debutta al Teatro Biondo di Palermo la grande epopea di Guerra e pace, il capolavoro senza tempo di Tolstoj, nella messa in scena di Luca de Fusco con Pamela Villoresi Debutta venerdì 25 ottobre alle ore 21.00, in prima n...
Debutta al Teatro Biondo di Palermo la grande epopea di Guerra e pace, il capolavoro senza tempo di Tolstoj, nella messa in scena di Luca de Fusco con Pamela Villoresi
Debutta venerdì 25 ottobre alle ore 21.00, in prima nazionale al Teatro Biondo di Palermo, lo spettacolo Guerra e pace, tratto dal romanzo di Lev Tolstoj e diretto da Luca De Fusco, che ha adattato il testo insieme a Gianni Garrera.
Dopo il successo di Anna Karenina, i teatri stabili di Palermo e Catania, ai quali si aggiunge il prestigioso contributo del Teatro Nazionale di Roma, uniscono le loro forze per realizzare l’ideale completamento di un dittico ispirato alla grande letteratura di Tolstoj.
In scena, Pamela Villoresi nel ruolo di Annette, figura di raccordo delle diverse storie familiari e sociali che si intrecciano sullo sfondo delle guerre napoleoniche. Al suo fianco Federico Vanni, Paolo Serra, Giacinto Palmarini, Alessandra Pacifico Griffini, Raffaele Esposito, Francesco Biscione, Eleonora De Luca, Mersila Sokoli, Lucia Cammalleri.
Le scene e i costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi, le musiche di Ran Bagno, le creazioni video di Alessandro Papa e le coreografie di Monica Codena.
Repliche fino al 3 novembre e poi in tournée a Modica (5 e 6 novembre), Catania (dall’8 al 17 novembre), Arezzo (15 e 16 dicembre), Prato (18 e 19 dicembre), Torino (dal 21 dicembre al 2 gennaio), Roma (dal 4 al 23 gennaio).
Il gioco di passaggi e continui cambi di fronte di Guerra e pace, l’alternarsi di proiezioni e apparizioni dal vivo, il forte contributo epico delle musiche si presentano come ideale seconda puntata di un dittico che indaga i grandi temi dell’umanità e che Tolstoj paragonava alle grandi creazioni omeriche. Denso di riferimenti filosofici, scientifici e storici, il racconto unisce la forza della storicità e la precisione drammaturgica.
Mescolando personaggi storici e di fantasia, Tolstoj racconta l’epopea di alcune famiglie aristocratiche russe – i Rostov e i Bolkonskij, depositari dei valori autentici e genuini, intrecciate a quelle dei corrotti e dissoluti Kuràgin – dal 1805 alla travolgente insurrezione di tutto il popolo russo nel 1812.
Grandiosa epopea, toccante esplorazione dei lati oscuri e luminosi dell’animo umano, Guerra e pace si ripropone, di generazione in generazione, con immutata immediatezza e rara capacità di avvincere nel profondo. I temi trattati sono universali e spingono a riflettere sulle dinamiche dei conflitti in tutte le epoche storiche.
«Detesto la parola “attuale” collegata al teatro – afferma Luca De Fusco – Il teatro non è una trasmissione televisiva o un sito. Il grande teatro e la grande letteratura non sono attuali, sono eterni. In questa messa in scena di Guerra e pace non si troveranno quindi immagini della guerra in Ucraina o in Medio Oriente. In questo spettacolo, che fa il paio con Anna Karenina del 2023, l’unica scelta di politica culturale è quella di soffermarsi sulla cultura russa per non creare assurdi ostracismi alla straordinaria storia di un popolo che nulla ha a che fare con la politica, a mio avviso esecrabile, di un governo. Non c’è bisogno di attualizzare il classico di Tolstoj. La convivenza tra guerra e pace, amore e morte, tiranni e popolo, parla alla nostra coscienza contemporanea».
note di regia
Detesto la parola “attuale” collegata al teatro. Il teatro non è una trasmissione televisiva o un sito. Il grande teatro e la grande letteratura non sono attuali, sono eterni.
In questa messa in scena di Guerra e pace non si troveranno quindi immagini della guerra in Ucraina o in Medio Oriente. In questo spettacolo, che fa il paio con Anna Karenina del 2023, l’unica scelta di politica culturale è quella di soffermarsi sulla cultura russa per non creare assurdi ostracismi alla straordinaria storia di un popolo che nulla ha a che fare con la politica, a mio avviso esecrabile, di un governo.
Ovviamente però non è un caso se mettiamo in scena uno dei maggiori titoli sulla guerra di tutti i tempi nel momento in cui ben due guerre devastano la vita di tante persone e la coscienza di tutti noi. Il problema è che non c’è bisogno di attualizzare il classico di Tolstoj. La convivenza tra guerra e pace, amore e morte, tiranni e popolo, parla alla nostra coscienza contemporanea.
Altro tema che ci parla è quello dei giovani. Il romanzo intreccia la vita della giovane impulsiva e contraddittoria Nataša con quella del grande eroe romantico Andrej; del problematico Pierre, un giovane che sembra uscito da pagine a noi molto più vicine, con quelle della straordinaria Màr’ja, che si sdoppia in due contraddittorie persone, del fragile, tenero, appassionato Nikolaj, della bellissima e perversa Hélène.
Su queste figure giovanili, piene di contraddizioni, regna l’ironica saggezza di Annette e quella disincantata e acuta di Kutùzov, il generale che sconfigge Napoleone. Kutùzov e Annette sembrano impersonare le due parole del titolo, Guerra e Pace, e della loro ironica saggezza sentiamo più che mai il bisogno.
Questa storia straordinaria proveremo a raccontarla con ritmo e continui capovolgimenti di fronte. Il libro è uno di quei classici che ti impediscono di andare a dormire perché non riesci a staccarti dalle sue pagine. Se trasmetteremo almeno un poco della sua travolgente passione non lasceremo indifferente il nostro pubblico.
Luca De Fusco
Teatro Biondo Palermo, dal 25 ottobre al 3 novembre – prima nazionale
Guerra e pace di Lev Tolstoj adattamento Gianni Garrera e Luca De Fusco regia Luca De Fusco aiuto regia Lucia Rocco
personaggi e interpreti
(in ordine di apparizione)
Anna Pavlovna Šerer (Annette) Pamela Villoresi
Michaìl Illariònovič Kutùzov Federico Vanni
Principe Vasìlij Sergèevič Kuràgin Paolo Serra
Anatòlij Vasìl’evič Kuràgin Giacinto Palmarini
Hélène Kuragina Alessandra Pacifico Griffini
Principe Andrej Bolkonskij Raffaele Esposito
Pëtr Kirillovič Bezuchov (Pierre) Francesco Biscione
Sòf’ja Aleksàndrovna Rostòva (Sòn’ja) Eleonora De Luca
Nikolaj Rostov Giacinto Palmarini
Natàl’ja Il’ìnična Rostòva (Nataša) Mersila Sokoli
Màr’ja Nikolàevna Bolkònskaja Lucia Cammalleri
Principe Nikolaj Bolkonskij Paolo Serra
Fëdor Ivanovič Dolochov Federico Vanni
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
disegno luci Gigi Saccomandi
musiche Ran Bagno
creazioni video Alessandro Papa
coreografia Monica Codena
direttrice di scena Valentina Enea
coordinamento dei servizi tecnici Giuseppe Baiamonte
capo reparto fonica Giuseppe Alterno
elettricista Gabriele Circo
capo reparto macchinisti Raimondo Cammarata
macchinisti Francesco La Manna, Fabio Maiorana
tecnico video Ivan Di Vita
capo sarta Erina Agnello
amministratore di compagnia Andrea Sofia
produzione Teatro Biondo Palermo / Teatro di Roma - Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Catania
durata:
primo atto 1 ora e quindici minuti
intervallo
secondo atto 1 ora
Calendario delle rappresentazioni:
ven. 25 ott. ore 21.00
sab. 26 ott. ore 19.00
dom. 27 ott. ore 17.00
mar. 29 ott. ore 21.00
mer. 30 ott. ore 17.00
gio. 31 ott. ore 17.00
ven. 1 nov. ore 18.00
sab. 2 nov. ore 19.00
dom. 3 nov. ore 17.00
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Dal 25 ottobre al 17 novembre 2024, il progetto ETNEB: Un viaggio tra Etna e Nebrodi offre un’esperienza unica per esplorare le eccellenze enogastronomiche e culturali di due dei territori più affascinanti della Sicilia. Promossa dall’Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana e finanziata dal F.U.N.T. – Ministero del Turismo, la manifestazione propone una serie di eventi diffusi tra le suggestive aree dell’Etna e dei Nebrodi.
L’evento prevede un ricco programma di degustazioni, laboratori, visite guidate e saloni enogastronomici, dove i partecipanti potranno scoprire i sapori autentici di questi luoghi, dai vini vulcanici dell’Etna ai formaggi e al suino nero dei Nebrodi. Le attività includono:
- Assaggi in piazza con degustazioni all’aperto di prodotti tipici
- Saloni enogastronomici ed eventi dedicati alle eccellenze locali come “I Sapori dei Nebrodi” e “I Calici sull’Etna”
- Workshop e laboratori didattici sulla cucina e l’artigianato locale
- Visite guidate e degustazioni tra tour di cantine, frantoi e borghi storici
Molti eventi sono gratuiti, offrendo l’opportunità di immergersi nella cultura e nella tradizione siciliana, attraverso un percorso tra sapori e paesaggi mozzafiato. Per maggiori dettagli e il programma completo, visita etneb.it.
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